La risposta è: dipende dalla situazione del paziente, ovvero:
-Nei pazienti in cui si nota una continua caduta importante dei capelli sarà bene indirizzarli verso una visita tricologica prima di sottoporsi all’intervento, questo perché si rischierebbe di riempire le zone vuote, ma subire successivamente una caduta di quelli che al giorno dell’intervento erano invece presenti.
La quale, andrebbe a creare ulteriori diradamenti, con necessità quindi di ricorrere ad un ulteriore intervento.
-Con la visita tricologica si andrà innanzitutto a diagnosticare la causa della caduta, nella maggior parte dei casi l’alopecia androgenetica, per poi cercare di contrastarla con appositi farmaci, come ad esempio la finasteride o altri farmaci che lavorano contro il DHT, l’ormone causa della caduta.
-In altri pazienti, invece, la caduta dei capelli s’interrompe autonomamente o procede in maniera molto lieve, in questi casi, sempre previa analisi medica, generalmente si procede direttamente all’intervento di auto trapianto associato ad alcune sessioni di trattamento PRP nell’arco del tempo post-intervento. Il trapianto + PRP, oltre che a riempire le zone vuote, saranno utili per stimolare maggiormente la circolazione sanguigna del cuoio capelluto con conseguente maggiore attività dei follicoli.
-Inoltre, dopo l’intervento vengono sempre consigliati degli integratori, i quali sono molto utili nella prevenzione ed una nuova eventuale ricaduta dei propri capelli.
È quindi fondamentale analizzare bene la situazione del paziente interessato, affinché gli si possa proporre la migliore procedura per una vera e definitiva risoluzione del problema.